La ricerca della felicità.

Dicembre è un mese caratterizzato da un’ambivalenza molto forte. Da una parte troviamo la gioia e la spensieratezza, le luci degli addobbi che ci riempiono gli occhi, tutto si colora e si può dedicare finalmente del tempo a chi vogliamo bene e anche a noi stessi. Dall’altra parte, per alcuni, questo mese è accompagnato da una pregnante malinconia, che può trasformasi in momenti dove ci si abbandona alla tristezza e ai ricordi. Si percepiscono maggiormente le mancanze e ci si sente quasi obbligati ad essere felici, rendendo questa missione ancora più difficile.
Come possiamo cercare di alleggerirci e ritrovare un po’ di felicità dimenticata? Bisogna partire accettando la situazione in cui si è. Questo non vuol dire essere passivi e abbandonarci al vuoto, ma prendendo atto che è una situazione passeggera (spesso ciclica di questo mese) e trovando delle soluzioni più pratiche. Per esempio, impariamo a modificare ogni giorno qualche aspetto della nostra vita che possa farci avvicinare ad uno stato di serenità, senza pretendere di cambiare tutto e subito. Affrontare i momenti complicati un passo alla volta, fa meno paura ed è più realizzabile, che cercare di cambiare tutto e subito. Se ho la tendenza a concentrarmi sulla negatività che avvolge tutti gli aspetti della mia vita, sarò paralizzato e farò più fatica a vedere anche gli aspetti positivi. Impariamo a compiere dei piccoli passi, a costruire ogni giorno la nostra felicità.
​Chiediamoci: che cosa potrei cambiare subito? Cosa mi farebbe stare meglio? A volte, anche solo cercando delle soluzioni per noi stessi, ritroviamo un po’ di serenità nascosta dalle mille lamentele che ci autosomministriamo ogni giorno.
Ricordatevi però che se la tristezza e il senso di vuoto dovessero perdurare, contattate un professionista, sarà un’occasione per conoscersi meglio e rimettere insieme dei pezzi del puzzle che non combaciano più.