DOTT.SSA CRISTIANA APOLLONI
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L'overthinking- I pensieri ricorrenti

16/9/2020

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Le psico riflessioni di questa settimana riguardano l’overthinking, ossia quella modalità per la quale tendiamo a pensare in maniera ricorrente a un problema o una situazione.

Come sempre ciò che viene portato all’estremo risulta dannoso, infatti il pensare, il riflettere non ha nulla di negativo, ma quando lo diventa? Quando la mia mente è come se venisse offuscata, riempita solo da quel problema, da quei pensieri, e io non riesco più a concentrarmi su nient’altro. La mente ha bisogno di spazio per produrre dei pensieri utili.

L’overthinking consiste nella modalità di pensare in maniera ossessiva e spesso sconclusionata, ai problemi. Mi focalizzo su una situazione e nella mia testa si creano mille pensieri, senza però un filo logico che potrebbe portare a una soluzione. Avete presente quando nei computer si aprono mille icone per un errore di sistema? Ecco è un’immagine che credo renda bene l’idea. Abbiamo mille finestre aperte nella nostra testa, ma in realtà non riusciamo a concentrarci su nessuna. Inoltre, più penso a qualcosa più le conferisco un peso, un potere, quindi quelle mille finestre le percepiscono come molto pensati e la mia serenità ne risente.

Come gestire quindi questo sovraffollamento di pensieri?

Innanzitutto, facendo un po’ di pulizia. Concentriamoci su un pensiero alla volta e cerchiamo di capire se è in nostro potere gestirlo, dandogli anche un aspetto temporale e delle azioni pratiche da seguire. Quindi, prendo una di quelle finestre che ho aperto dentro la mia testa, e mi chiedo, questo quando lo posso risolvere? Se è un problema lontano nel tempo, posso provare a lasciarlo lì, se invece è un qualcosa più vicino a noi, posso passare all’azione. Mi dovrò chiedere che azioni concrete devo fare per poterlo risolvere.

Il tempo è molto importante, perché i pensieri ricorrenti tendono a occuparne molto dentro di noi, ma essendo disordinati/sconclusionati, in realtà gli dedichiamo un tempo poco fruttuoso. Dobbiamo distinguere il tempo di qualità, dalla quantità di tempo che dedichiamo a un problema. Se proprio non riesco a distarmi dai pensieri ossessivi, non vi farò qui l’elenco dei mille modi per farlo, sono sicura che ognuno di voi sa quali sono le proprie modalità più funzionali per potersi distrarre (ricordate che in un percorso psicologico si lavora proprio per “cucire” intorno alle persone le risorse più utili per lui/lei). Avrebbe senso dedicarli del tempo funzionale e limitato. Ad esempio, mi prendo dieci minuti la mattina, in cui mi concentro e analizzo il problema, gli do spazio, e soprattutto sento che tipo di emozioni mi suscita. Dopo tempo inteso e limitato, devo provare a staccarmi. Non faccio espandere questi pensieri a macchia d’olio.

L’ovethininkg è collegato anche all’ansia di controllo, perché più penso a qualcosa più la vorrò controllare perché mi da la sensazione di alleggerirmi da quel problema, in realtà metto in atto un circolo vizioso che mi porta ad aver bisogno di controllare ogni cosa. Ma è veramente possibile farlo? Per fortuna no! Ed è una cosa positiva, pensate a quanto sarebbe poco spontanea la vita di ognuno, ma soprattutto a che responsabilità enorme avrei io se dovessi controllare tutto. Devo accettare che alcune cose possano sfuggire dal mio eccessivo controllo, è un pensiero irreale controllare tutto.

Mi piace sempre fare un piccolo riferimento alla cornice in cui ci troviamo, ossia i social, il collegamento al tema di oggi, in questo caso è, che siamo anche iper stimolati. Ecco la grande stimolazione che ci danno i social, il poter reperire molte informazioni, saltando da una parte all’altra, le immagini veloci che ci scorrono davanti, possono assuefarci nell’avere la mente sempre piena di stimoli. Siamo abituati a cercare stimoli sempre più veloci, invece di soffermarci a guardare veramente quello che abbiamo di fronte. 
 
 
Concludo queste psico riflessioni con questa frase: “Viviamo i pensieri ai quali crediamo”. Quindi voi a quali pensieri credete? Barbara Berckhan.
Perché se non mi do tempo di pensare in maniere costruttiva, se non mi ascolto, non capisco che emozioni mi provocano certi pensieri, vivrò con ansia e difficoltà certe situazioni della mia vita.
Per voi quali sono quei pensieri che sentite gestiscono la vostra vita?

Attendo con piacere i vostri feedback! 
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1 Comment
Nathan Simmons link
15/11/2022 08:50:56 pm

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