Sentirsi "fuori tempo".
Quante volte ci capita di percepirci in un tempo che non ci appartiene? Forse adesso in modo particolare, viviamo sospesi tra l’incertezza e l’attesa. Fatichiamo a organizzare il nostro futuro e ci ancoriamo al passato, al “com’era”. Ma chi lo decide il tempo? Alcune tappe di vita sono più scandite, poi però ognuno di noi può essere il proprio diretto d’orchestra che stabilisce quale tempo dare alla propria vita. Pensiamo spesso di avere una data di scadenza e fatichiamo nel riconoscere quanta influenza abbiamo noi, sulle nostre azioni e di conseguenza sulle “tappe” che ci fissiamo. Si tende a paragonarsi agli altri che ci sembrano più svelti, nel posto e nel momento giusto. Certo, a volte può essere anche così, ma ci soffermiamo mai a capire che strada hanno dovuto percorrere per arrivare lì? Siamo proprio sicuri che loro non si siano incastrati nelle maglie del tempo? Quello che a volte succede, è che andiamo a cercare delle conferme alla nostra tesi. “Se mi sento fuori tempo, mi confronterò solo con chi ce l’ha fatta” e cadremo in una spirale di frustrazione, che alimenterà solo le nostre sensazioni negative. Il valore che diamo al tempo è spesso quello di un contenitore, più lo riempiamo di azioni, cose da fare, traguardi, più ci sembra ricco, pieno e valido. Questo aspetto, ci fa vivere la perdita di tempo, proprio come se veramente stessimo perdendo qualcosa. Come se il non raggiungere certe cose, non riuscire ad ottenere immediatamente dei risultati, ci renda automaticamente perdenti. E se cambiassimo prospettiva? Se invece di un contenitore dessimo un'altra forma al tempo? Una forma che può cambiare, modificarsi in base a come siamo noi. Magari riusciremmo anche a non vivere la perdita di tempo come un fallimento, ma come una fase di costruzione, di pause attive e di crescita. La parola perdita ha un’accezione negativa, se le cambio nome e valore, potrei ricavarne qualcosa di positivo. Come sempre gli altri hanno un impatto, e nel caso del tempo ci influenzano con le loro aspettative. “non hai ancora?” “ma quando ti laurei, sposi, ecc.” provate a completare voi le frasi, sono sicura che avrete molti esempi. Le nostre aspettative sono importanti, se ci facciamo travolgere anche da quelle altrui, rischiamo di bloccarci. Diamo un peso in termini di tempo a alle nostre aspettative, e valutiamo quali, rispetto a quelle altrui, tenere in considerazione che ci motivino e ci aiutino. Il tempo è un ottimo insegnate, se siamo in grado di stare attenti alle sue lezioni. Photo by Aron Visuals on Unsplash
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